mercoledì 6 febbraio 2008

1. Mio resoconto sull' incontro per l'unità dei cristiani.

Appena ieri è uscito il “Tiburno” con la notizia dell’incontro di Giovedì 24. Non sarebbe molto elegante da parte mia far notare la scarsa visibilità che è stata data all’evento. Forse la notizia non meritava di essere pubblicata due settimane dopo l’incontro ma almeno è uscita. Sulla “La Voce”non ci hanno proprio filato né per la mostra sulla Carta della Terra organizzata dalla comunità Buddista, né sul fatto che per la prima volta a Fonte Nuova si siano incontrati nell’ascolto realtà così importanti del ns comune.
Cmq… Lati positivi dell’incontro. Per prima cosa, in nessun comune del ns distretto si era ancora vista un incontro di questa natura. Anche a livello nazionale dalla scorsa estate il dialogo è ormai paralizzato a ogni stadio. In secondo luogo, le scuole si sono attivate per affiancare questo percorso tra le fedi. I nostri giovanissimi potranno concretamente cominciare a familiarizzare con le culture diverse da quelle più comuni ed attrezzarsi a sottoporre al pensiero critico le varie opinioni. Il ragazzo viene deluso dall’uso di etichette e cliché, aprendosi, con dolore anche, alla ricerca di sè e dei suoi personali convincimenti. Naturalmente credo che sia urgentissimo che il comune, con la biblioteca, con i vari centri di aggregazione possibili e politiche di promozione culturali efficaci (ambiente...) sia presente a questo punto. Bellissimi poi sono stati tutti gli interventi della Prof.ssa Fabrizio che riprendendo la parola al termine dell’incontro ha auspicato uno sviluppo di questo rapporto tra le fedi e di ritrovarsi presto intorno ad un tavolo di lavoro sui vari temi proponibili. E bravissimi i ragazzi della corale del Gesù Maestro, i canti erano veramente toccanti.
Ma parliamo dei lati negativi. Per prima cosa, se ci sarà un seguito, siamo ancora alla protostoria del confronto. E’ stato un incontro all’insegna dell’ascolto ma non del dialogo vero e proprio. Il dialogo vero e proprio vuol dire sottoporre a verifica le nostre opinioni e ammettere la possibilità, almeno in via di principio, che su un qualunque tema la posizione dell’altro possa arricchirmi o anche che io possa errare almeno in qualche punto. I valori che un tale dialogo esalta sono quelli della modestia dell’uomo in ciò che riguarda la comprensione del mondo e dei suoi problemi, ma anche il desiderio di veder tutti partecipi nella sfida lanciata da questa ricerca ovvero un principio di non prevaricazione. Se in una comunità che si autogoverni la maggioranza agisse senza concedere un adeguato esame alle tesi della minoranza, questa minoranza si sentirà abusata, col tempo imparerà lo stesso disprezzo della maggioranza e meno volentieri desidererà (per questa ragione e non perché non le condivide) rispettare le regole della comunità. Quindi oltre che alla ricerca di soluzioni migliori tanto per la comunità come per l’individuo, il dialogo serve anche a sentirci più partecipi del nostro destino comune, a sentirci più vicini e a combattere l’odio e la violenza generata dalle incomprensioni. E purtroppo, come tutti sanno, la violenza è il prodotto più naturale di certe religioni. Gesù dice di porgere l’altra guancia a chi ti percuote e volesse Dio che tutti avessero quella necessaria fiducia nel regno che viene, ma per chi non ce l’ha è certo che non c’è lotta più importante di quella combattuta contro chi tenti di togliere all’altro il suo massimo grado di libertà possibile, il suo valore e la sua dignità.
Non devo dire altro quindi per chiarire quello che penso sulle parole del vescovo don Lino Fumagalli, tra le cose belle che ha detto, quando ha invitato a non ‹‹ fare “commissioni” per risolvere problemi ›› sottolineando la loro inutilità, quando ha chiamato “comunità ecclesiali”, e non chiesa, gli evangelici (premesso che cmq agli stessi evangelici nn dispiace questo termine in quanto ben consapevoli in genere della loro distanza dal modello della chiesa delle origini), e allo stesso tempo ha invitato ha combattere “insieme” le battaglie per affermare i valori comuni sui non valori del “pensiero debole” della società attuale, caduta nella confusione e nel buio totale. Cmq tutto questo mi ha fatto un po’ innervosire, ma non mi ha ferito, in fondo è la più classica posizione cattolica e don Lino l’ho visto lì per la prima volta. Invece lo ha fatto don Paolo, che ha scritto quella preghiera per camminare insieme alle “comunità ecclesiali etniche” riferendosi agli evangelici anche italiani.
Spero di chiarire con lui, ma questa mossa non me l’ aspettavo. Forse ho solo capito male.
Non di rado nelle minoranze, tra molto caos e assurdità, si possono trovare delle cose preziose e importanti. Questo lo ha mostrato la storia numerose volte: con Socrate, con i fermenti umanistici e lo stesso sviluppo della società moderna, della scienza ecc...Un'altra di queste volte i religiosi come me la conoscono bene perchè non ignorano la storia di una setta minoritaria e contraria a numerose tradizioni che tanti anni fa vedeva in un galileo il suo capo e che non si sono arresi neanche quando il loro capo fu ucciso di una morte tremenda da chi era abbastanza ricco da riuscire a far gridare più forte il nome di un ladrone...
P.s. Per i miei amici evangelici è in arrivo un post su cosa penso del loro comportamento assunto finora a Fonte Nuova.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Gioe`,
non cio` bisogno piu` del favore che ti ho chiesto. Ho risolto.
Dio ti benedica per questo nuovo sito.
Francesco

Anonimo ha detto...

Nel mio piccolo di cattolica eretica penso sia importante guardare il bene uscito dall'incontro e tenere da parte i segnali malefici che i sacerdoti cattolici hanno voluto diffondere. Il mio pesiero profondo sulle Chiese si riassume semplicemente nella convinzione che il maligno ha parzialmente vanificato il Sacrificio di Dio insinuando nell'Unica Chiesa nata da Cristo molti suoi emissari che hanno prodotto tante deviazioni dalla Verità. E molti di questi emissari si trovano ancora nelle Chiese allontanadoci gli uni dagli altri e impedendo ai Servitori del Bene di diffondere la Redenzione, qualunque siano i Riti praticati. La Verità è una sola e Dio ha cura di porla nella mente e nel cuore dei suoi servi.
Alessandra

Anonimo ha detto...

Mitico nonchè magico Joe!! Quello che si sta realizzando è meraviglioso:il nemico sa sempre meglio di noi come porre ostacoli davanti al nostro cammino,ma l'importante è non mollare mai!!Lo so, questo è un linguaggio un po' stadiesco, degno di un ultrà curvaiolo,ma credo sia un concetto molto biblico:"...dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti,
corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù"(filippesi3:13,14). E allora corriamo!!dimenticando sconfitte(ma anche trionfi) del passato, proiettiamoci verso il futuro!!L'importante è non lasciarsi sopraffare dalle sconfitte,ma trasformare queste in tasselli per la vittoria finale!!Continuiamo a correre mitico Joe!!
Brescia è con voi!

Anonimo ha detto...

Qualsiasi cosa si dice, parole e idee possono cambiare il mondo. (Dal film L'attimo fuggente)

Quando c'è un dialogo costruttivo, pianti un seme per qualcosa che costruirà un po del futuro di tutti!!

Joe continua così :-)
Fede