Parliamo della prima idea di ecumenismo dunque. L' ecumenismo così inteso, è a mio avviso la più naturale reazione all'amore che dovrebbe esserci tra i cristiani, dove per cristianesimo si intende su tutto mettere Cristo al centro dell'esperienza della nostra vita. Ora forse qualcuno non sa che questo tipo di ecumenismo è nato infatti prima e proprio all'interno delle chiese evangeliche e riformate attraverso organismi come la “Conferenza missionaria mondiale”(Edimburgo 1910), “Life and Work”(nato nel 1925), “Faith and Order”(nato nel 1927), da cui sorse nel 1948 il Consiglio mondiale delle chiese (o Consiglio ecumenico delle chiese)a cui aderiscono 223 chiese protestanti e orientali. La Chiesa Cattolica non è membro ancora (e oggi con Ratzinger le cose stanno di nuovo rapidamente peggiorando) del Consiglio mondiale delle Chiese, e all'inizio affermava un ecumenismo diverso che in sostanza sottolineava la propria leadership nel dialogo. Ma già nel '60 la C.c. istituiva il Segretariato per l'unità dei cristiani riconoscendo con ciò l'unità come un obbiettivo auspicabile e nel Concilio Vaticano II attraverso la
Dicono che la cosa più difficile sia dire a dei sacerdoti che stanno sbagliando, ora siccome noi tutti siamo <
Perché ci sono dei cristiani. Qualcuno potrebbe dubitare in maniera radicale che tra i cattolici non ci siano o che i cattolici siano dei cristiani. Beh, molto serenamente rispondo che se tra i cattolici ci fossero dei cristiani difficilmente questi diventerebbero evangelici. Chi non diventa “cristiano” perché evangelizzato ed istruito da un evangelico vede nel movimento evangelico (salvo rare eccezioni) tanti di quei difetti che difficilmente farebbe il passo di uscire apertamente dalla Chiesa cattolica per diventare un evangelico. Sono moltissimi i cattolici (molto probabilmente la maggior parte) che non si identificano nella loro chiesa, ma che ne fanno parte perché tutti sanno (ed è un fatto convenzionale) che appartenere alla chiesa cattolica non significa sposarne interamente il credo o l'operato. Insomma non è per loro una contraddizione insostenibile rimanere nella chiesa. Questa è una cosa che in genere fa molto arrabbiare noi evangelici, cioè il fatto che nella C.c. possano convivere anime così diverse e che la C.c. tolleri al suo interno tutto questo movimento di persone che partecipano anche attivamente ma che allo stesso tempo vedono nella chiesa tante cose sbagliate. E non basta più agitare l'esperienza delle lingue ormai, dal momento che anche all'interno della C.c. questa esperienza è in qualche modo ormai accettata. Se vi capitasse di andare in una riunione seria dei Carismatici (e ce ne sono sia a Tor Lupara che a Santa Lucia), insieme a tanti elementi spuri trovereste anche e innegabilmente la presenza di Dio, i nostri canti, tanto amore e soprattutto sentireste preghiere del tipo “Signore tu sei il nostro maestro, il nostro redentore, indicaci la via perché vogliamo appartenerti, essere simili a te...”.
Non è il risveglio...ma è più o meno come da noi.
Dico seriamente, è un fatto che ci siano dei santi, dei fratelli, delle persone che hanno ricevuto la salvezza all'interno della chiesa cattolica e che osservando il nostro comportamento non hanno ragioni sufficienti per diventare evangelici. Quella che alcuni di noi chiamano la “sana dottrina” sarà abbastanza buona per portare alla salvezza, ma evidentemente non è sufficiente per decidere chi è salvato e chi no.
Tendete alla perfezione. Quando Paolo ci lascia questa raccomandazione, ci indica un metodo: comportarci sempre, per tutta la vita come se dovessimo fare la cosa migliore. Cercare che cosa sia la cosa migliore e quindi fare meglio, migliorarci. Ecco, il dialogo se fatto con sincerità mette alla prova il nostro sistema, può svelare i nostri equilibri ambigui, le nostre piccole ipocrisie, le nostre presunzioni e la grande ignoranza. Ci svela quanta violenza o indifferenza può celarsi dietro i nostri santi atteggiamenti, se altre motivazioni hanno preso il posto del proposito di amare e piacere solo a Dio.
Tendere la mano. Non siamo solo persone che vogliono intrattenersi in rapporti di pacifica utilità pratica con gli altri. Noi vogliamo avere fiducia nel prossimo, noi vogliamo amare il prossimo. Tra i suoi discepoli Gesù scelse consapevolmente anche chi lo avrebbe tradito. Ma non lo scelse solo per adempiere le profezie, io credo che Gesù non sia stato un ipocrita e scelse di amare Giuda in ogni caso. “Con questo bacio tu mi tradisci” non è stato detto semplicemente per smascherare il progetto di Giuda..c'era un'amicizia spezzata, dolore, delusione.
A chi mi dice che non servirà a nulla dialogare, io rispondo che l'amore è un rischio, sempre.
E' un comandamento. Questo in effetti è il punto più importante perché smetterò di dire le mie impressioni sui passi e sui fatti per ascoltare finalmente le vostre. Finora non ho detto nulla di fondamentale, lo faranno invece questi pochi passi che ho selezionato che spero conosciate e leggerete. Matteo 7:20-24, 23:7-12, Luca 12:47-48, Giovanni 13:34-35, 14:26, 16:12-13, 17:17-26, Romani 14, II Cor. 2:5, I Giov 2:20,27...ci sono in effetti molti altri passi che forniscono importanti dettagli che aiuterebbero a mettere insieme il tutto in una indicazione del modello di chiesa da adottare soprattutto oggi e cioè quello che storicamente è stato portato avanti dalla chiesa delle origini, ma questi che ho appena citato sono i fondamentali. Più avanti scriverò qualcosa al proposito, anche se è già stato detto quasi tutto negli scritti molto noti di Watchman Nee sulla forma della chiesa (in particolare “La normale vita della chiesa”) e soprattutto in tutte le ricerche storiche sulla forma della chiesa del I secolo che si trovano nelle librerie evangeliche e teologiche, che vi sarà facile trovare.
1 commento:
Mi chiedo a cosa serve organizzare un'incontro con dei cattolici quando poi non si ha il coraggio di recare loro un messaggio di ravvedimento ed un'invito ad abbandonare i loro idoli, questo è quello che i credenti nati di nuovo dovrebbero fare, altrimenti chi lo farà? Il dialogo? Qualè il messaggio che la gente recepisce da questi incontri? Queste cose non sono affatto cose buone in quanto le sterili conversazioni durante questi incontri e la presenza di cosidetti evangelici nati di nuovo i quali non manifestano l'autorità dovuta, non fanno altro che dare sollievo a chi non ha sperimentato la salvezza e rimane convinto della bontà della sua dottrina.
In'oltre sono assolutamente convinto che i credenti non dovrebbero avere nulla a che fare con la politica, e tutti coloro che vi si sono dati con l'illusione di portare luce e testimonianza hanno naufragato miserabilmente. D'altronde Gesù ci ha dato un chiaro esempio deludendo l'aspettativa di tutti coloro che credevano in una sua "missione politica" quando invece nella sfera spirituale i suoi pensieri ed il suo percorso era tutt'altro che politico.....
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