mercoledì 31 agosto 2011

15. Lettera ad un cattolico conservatore sui privilegi della C. C.

Cari amici, ho pensato di fissare per iscritto alcune idee così come sono venute fuori in alcune appassionanti chiacchierate (col mitico Bucco per es.) sulla recente questione dell'Ici, 8xMille, ecc...In realtà quello che mi interessa, piuttosto che le contrapposizioni sui singoli problemi sollevati, è individuare alcune idee di fondo che le attraversano e ragionarci un po' su. A mio avviso una sosta critica su questi punti potrebbe rivelarsi molto produttiva. So poi anche che su molte cose siamo anche d'accordo, ma ho ritenuto utile sottoporvi questo ragionamento che elegge a interlocutore ideale un cattolico piuttosto conservatore e tendenzialmente di destra, per mettere più ordine nelle questioni. E per questa ragione scrivo sperando di non annoiarvi…scusate i toni e la retorica in cui scivolo spesso. Dunque:


1- E' giusto che la Chiesa paghi l'ICI sugli immobili non impiegati in servizi assistenziali o cultuali, ovvero utilizzati per scopi commerciali?

2- E' giusto che la Chiesa percepisca l'8xMille? E quindi rapporto Chiesa-Stato-Società.

Sul punto 1:

gira da qualche giorno su Fb una nota a nome niente meno che di “Benedetto XVI”, ovviamente non l'ha scritta lui, ma solo un autore anonimo che gestisce la pagina. Questa nota, che sta facendo il giro di molte bacheche, è scritta con toni ieratici e altisonanti, e mi sembra in realtà un vero e proprio prodigio di disinformazione. Praticamente trasforma chi vorrebbe che la Chiesa paghi l'Ici in gente “pecorona”, ingenua, ideologicamente contraria alla Chiesa e completamente ignorante di storia. In realtà l'opposizione alla chiesa di questi giorni si concentra non sulla legge del '92 che esonera dall'ICI gli istituti con fini assistenziali e cultuali di tutte le sigle (non solo Cattolica) come vorrebbe la famosa nota, ma su un Decreto licenziato in fretta nel 2005 da Berlusconi, poco prima delle elezioni per aggraziarsi il favore di certi ambienti della Chiesa. E nella nota non si fa cenno di questo decreto, che invece legittima le situazioni denunciate che ora diremo. -Detto per inciso, non credo che i potenti nella chiesa riescano a orientare direttamente il voto rendendosi responsabili dei continui successi di B., ma mi sembra di osservare come, per una sorta di pietismo devozionale o forse partigianeria, molte persone si sentono spontaneamente chiamate a votare chiunque dei politici riconosca alla Chiesa in qualunque modo..Il ragionamento è emotivo: la Chiesa prima (è più vicina, è cosa nostra), generosa (fa tanta opera di carità) e pulita (se sbaglia è a fin di bene), sicura, lo Stato inefficiente, lontano, sporco e pure ladro-. In ogni caso ecco come si presenta in realtà la faccenda sull' ICI, copio e incollo da giornalisti che si firmano esponendosi a denunce:  http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/24/news/ue_ici_chiesa-7373099/index.html?ref=search

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-08-30/rigore-draconiano-ultima-chiamata-222706.shtml?uuid=AaGHKJ0D&fromSearch

La Chiesa insomma non rinuncia ai vantaggi fiscali anche in situazioni, come le attività commerciali o di impresa privata (strutture sanitarie, scuole, università..), dove il mercato ha bisogno di concorrenza, di parità di condizioni per tutti. Non c'entrano niente la Caritas, le chiese e i monasteri.


Ecco però il cuore della questione: "Ma perché quest'accanimento, queste pretese perfezionistiche, sempre contro la Chiesa che cmq in generale è rimasta quasi la sola a fare del bene ai poveri?"," se risparmia qualcosa sull'ICI è per gli oratori, i bambini, i poveri..". La risposta è una nuova questione: cosa si può nascondere in realtà dietro l'immagine (pure giustificatissima) di una Chiesa fatta del volontariato, e del sacrificio di migliaia di persone che fanno dono si sé al prossimo? A questa risposta è legata la questione dell'8xMille.

L’obiezione che viene mossa di solito alla Chiesa è la clausola contenuta nel concordato secondo la quale i soggetti partecipanti all’intesa con lo Stato, e lo Stato stesso, hanno diritto alla redistribuzione dell’ 8x1000 di quelli che non hanno espresso nessuna preferenza nella loro dichiarazione dei redditi. E’ una cifra che corrisponde circa al 60% del totale delle preferenze e ammonta a diverse centinaia di milioni di euro. Invece di riflettere sul fatto che forse questa tassa viene subita dalla gente (vista la così alta percentuale di gente che non si esprime), siccome la gran parte delle preferenze espresse sono in favore della C.C., gran parte di questo denaro (intorno al 70/80%) va alla C.C., che fa la parte del leone. Visti i continui tagli alla spesa pubblica, scuole pensioni, sanità ecc…questi soldi degli italiani ignari (o insofferenti a questa tassa) non potrebbero essere destinati al welfare pubblico? E poi, io che sono costretto a destinare il mio 8x1000 alla Chiesa Valdese in realtà lo sto destinando ad un meccanismo che alla fine somma tutto e di cento parti 4 ne da alla Valdese, 10 allo Stato, un altro po’ agli altri, ed il resto alla C.C.. Alla fine dei conti con questo meccanismo è come se anche il mio contributo venisse frazionato in questo modo. Poi ci sono questioni minori, tipo che la C.C. si vede subito consegnati questi soldi mentre le altre Chiese tipo quella Valdese sta aspettando ancora i fondi del 2005 o qualcosa così..Cmq, se volete c’è un’inchiesta di Micromega che spiega queste cose più nel dettaglio.

Ma in realtà però la questione è molto più semplice e radicale. Qual’è il significato dell’8x1000? Possibile che dobbiamo subire una vera e propria tassa obbligatoria in favore delle religioni? In altri paesi (come la “protestante” America o Germania) io le tasse le do allo Stato, poi se voglio faccio volontariamente donazioni e offerte ad associazioni religiose, sindacali, sportive, di ricerca scientifica o a quello che più mi pare giusto. Sarebbe una cosa completamene illogica se la Chiesa dovesse reggersi sulle offerte volontarie dei fedeli (o donatori)? In fondo se io come associazione laica volessi fare opere di bene, perché non dovrei avere anch’io una parte dei fondi dell’8x1000 (pensate che l’anno scorso volevano togliere anche il 5x1000 che hanno dovuto cmq rendere obbligatorio)? Il punto è che qui in Italia la Chiesa sta assumendo i contorni di un vero e proprio para-Stato. Perché la Chiesa permette questo, anzi lo vuole e lo difende con forza? Cosa si nasconde dietro la carità (di persone ignare, generose, in buona fede o consapevoli che siano)? E’ questo che sta scatenando la furia di tutti i non cattolici e dei cattolici riformisti. La Chiesa vuole attraverso il potere economico controllare il popolo relegando amministrativamente prima lo Stato al ruolo di esattore delle tasse, a custode della sicurezza, e poi nel parlamento ad espressione della morale Cattolica. La Chiesa non ha mai rinunciato (nell’intera sua storia) all’ambizione di imporre la volontà di una presunta maggioranza sulla morale privata della gente sia quando ha l’opportunità di farlo per legge condizionando il parlamento (monarchi o dittatori), sia nei fatti. Per legge ad esempio quando tifa contro il testamento biologico (non sono libero di esprimermi e decidere se far staccare la spina in caso mi verrò a trovare in stato di coma vegetativo), contro le coppie di fatto (Pacs, Dico, ecc..). Nei fatti ad esempio invece assumendo nelle scuole private personale prevalentemente cattolico (secondo voi assumerebbero in generale insegnanti gay, buddisti o peggio protestanti? Cosa succederebbe se la C.C. continuasse a scalzare le scuole pubbliche?), senza contare che spesso poi impiegano direttamente personale sottopagato come preti e suore anche nell'insegnamento. Al “Gemelli” e al “Bambin Gesù” fino a poco tempo fa per l’assunzione dovevi presentare il certificato di battesimo…Se non lo fanno più è perché penso che dopo la riforma del titolo 5° della costituzione (in particolare dell'art.118 sulla sussidiarietà orizzontale) rischiavano con le denunce automaticamente. O ancora, facendo con il personale medico delle sue strutture sanitarie obiezione di coscienza nel caso una donna decidesse la via dell’aborto per la gravidanza, non “staccando la spina” al paziente che rifiutasse l'accanimento terapeutico. E avanti di questo passo.

Per sostituire lo Stato in queste cose devi anche dimostrare di tenere hai principi fondanti della Costituzione. E c'è un fatto poi che funziona da cartina tornasole degli scrupoli della Chiesa circa la libertà di coscienza altrui: l’ora di religione cattolica nelle scuole. Perché dovrebbe essere l’ora di religione cattolica e non l’ora di storia delle religioni? A prescindere da come si comportano effettivamente alcuni insegnanti di religione, la Chiesa potrebbe fare un passo unilaterale verso lo Stato (visto che il Parlamento si dimostra prono davanti a lei a causa del suo potere) e decidere di revisionare l’intesa su questo punto proponendo l’ora di storia delle religioni, ma non lo fa. Si tratta di riservarsi la possibilità di uno sfacciato indottrinamento, anzi meglio di una vera e propria normalizzazione. Il Vaticano non si tira indietro quando B. gli offre la stabilizzazione degli insegnanti di religione cattolica scelti senza concorso pubblico, quando gli regala i soldi per le sue università (perché università private?), quando la esonera dalle tasse per le attività commerciali, persino quando propone di avvisare preventivamente il vescovo della diocesi nel caso si renda necessario intercettare un prete anche per reati tipo pedofilia ecc..La mentalità è sempre la stessa: la Chiesa prima, è più vicina, se sbaglia è a fin di bene, ecc..Lo Stato e gli altri sono sporchi, immorali, cattivi e confusi. Ma se la Chiesa è prima, gli altri allora è giusto che siano contro..

Speriamo che un giorno il Vaticano si decida a fare pace con la società non cattolica diventando più cattolico, smettendo di cercare continuamente maggiore potere e di influenzarla dall’alto con violenza e non solo con le ragioni. Sarebbe incredibile se dicesse ai suoi "Portate testimonianza al mondo lì dove siete, insieme al vostro prossimo, samaritano o cattolico che sia", "lì nelle amministrazioni dove siete, lottate contro le ruberie, conquistate libertà e diritti per tutti, denunciate il disonesto e fate in modo che la concordia prevalga tra i giusti perché lo Stato funzioni bene per tutti, perché è anche nostra la responsabilità se lo Stato funziona bene o male, e lo Stato è la più grande opportunità degli uomini oggi di sentirsi fratelli con il proprio prossimo (vicino) in quanto uomo non importa se ebreo, islamico, samaritano o cattolico". "Non serve che un’associazione sia cristiana, quello che conta è che i cristiani siano pronti ad associarsi, non se ne stiano solo a casa loro, ma siano promotori se serve, ed attori di una conversione generale delle comunità in cui vivono…", ecc…Quanto sarebbe bello (secondo me) se le suore smettessero di vestirsi da suore e i preti di vestirsi da preti (come Marco Malavasi) e si diventasse tutti amici insieme per fare del mondo in cui viviamo un mondo migliore..Viste tutte le sfide che abbiamo davanti. Tornando allo Stato, sapete bene che ci sono molti esempi dove lo Stato funziona bene, dove non è costoso e il servizio è di qualità. Per esempio al nord funziona il doppio meglio che al sud d’Italia. Se andiamo in Svizzera o in Inghilterra (dove sono stato e ho avuto modo di vedere come funzionano i servizi sociali) si rimane addirittura flashati nel vedere come funziona la macchina pubblica. Ma se il problema fosse culturale e non del clima…cosa non ha funzionato nel tempo in Italia? E se lo Stato funziona male, allora è colpa nostra. Ma di cosa dobbiamo pentirci come popolo italiano?

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel frattempo su "ilfattoquotidiano" è comparsa la notizia della "conversione" di un prete cattolico alla fede battista. Come Cattolici si può essere d'accordo o no, ma le parole del vescovo sono però un po' troppo forti ("colpo grave del padre delle tenebre.."). Ecco il vescovo è ciellino, solo una parte della cattolicità, ma affidereste la gestione di scuole private ad un vescovo così?

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/09/02/prete-cattolico-convertito-alla-fede-battista-il-vescovo-negri-e-colpa-del-diavolo/154748/
G.M.

Gioele ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Gioele ha detto...

Da pochi giorni, è stata approvata la nuova regolamentazione sulle tasse per gli edifici religiosi destinati ad uso commerciale...Ora è per tutti accettabile. Si può dire ch'è stata una battaglia non solo giusta, ma anche accettata finalmente.