mercoledì 7 settembre 2011

16. Articolo apparso sul Tiburno in occasione dell'istallazione della statua della Madonna...

Testo dell'articolo da me scritto ed apparso ad aprile sul Tiburno, il principale quotidiano locale. "Recentemente sono venuto a conoscenza della richiesta di installare nello spazio pubblico della rotonda all'ingresso di Fonte Nuova, un statua della Madonna di Fatima, un'opera dalle proporzioni di circa sei metri...Come sappiamo nella nostra cittadina si contano la presenza di ben 14 religioni differenti, di cui molto numerose sono quelle Evangelica, Ortodossa, Buddista e dei Testimoni di Geova, senza contare la pur consistente cultura laica. Non sempre si ha l'impressione che si voglia dialogare e unire la comunità nelle sue componenti organiche, culturali e religiose..Anzi sembra che soprattutto negli ultimi tempi, a livello nazionale in modo straordinario, un’asprezza insidiosa e indifferente si stia incuneando tra le famiglie, le istituzioni, ovunque dividendo e rinfocolando addirittura vecchi antagonismi già sconfitti. Lontano dai riflettori, giusto ieri è rientrato in Italia il corpo del coraggioso Vittorio Arrigoni. Ci sarebbero molte cose da dire ovviamente. Ma sintetizzando e pur non condividendo le sue singole battaglie, personalmente ho ammirato l’impegno di “Vik” per il movimento “restiamo umani”, e il suo fare di tutto perché ovunque la violenza fosse ricacciata in un confine sempre più piccolo. Carattere questo di un umanesimo che può appartenere a tutti in quanto uomini, così come lo è per quelli che cercano la pace e un mondo migliore, tantissimi a Fonte Nuova. Coerentemente, il mio auspicio per la ns comunità è che si faccia un passo indietro nell’insistere su evidenti (e persino paradossali) forzature sulle sensibilità altrui come sarebbe nel caso si autorizzasse e terminasse l’istallazione di quel tipo di opera monumentale in uno spazio pubblico, e all’ingresso della città soprattutto. Al contrario il nostro è un appello perché si tenti di recuperare con ogni sforzo il filo, per quanto esile,di un’azione volta all'incontro tra le diverse fedi e culture, sia cristiane che non: per appartenersi, per integrare, per apprendere il valore della libertà, per sentirsi ognuno a casa propria almeno quel tanto che serve per prendersene cura. Sarà sicuramente uno sforzo ben ripagato dal futuro bene della cittadinanza e sarà simbolicamente un concreto ramoscello d'olivo per la pace che aspettiamo e allo stesso tempo vogliamo costruire insieme. Certo di interpretare il sentimento di molti, vi ringrazio e porgo a tutti il mio più cordiale saluto. Gioele Mercante ex-delegato al dialogo interculturale di Fonte Nuova."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Fondamentalmente il concetto è che negli spazi pubblici, andrebbero istallati simboli che possono valere per tutta la comunità, non solo di una parte anche se maggioritaria. Ad uno stato per esempio islamico, non dovremmo contrapporre uno stato cristiano, ma uno stato laico...Lo scopo di uno stato non è quello di realizzare una qualche forma dei "regno di Dio sulla terra", ma di garantire che ognuno individualmente possa realizzare sè stesso(certamente nel limite del rispetto delle libertà degli altri). G.M.